mercoledì 16 dicembre 2009

So this is Christmas...

Come al solito quello del Natale invece di essere un periodo pieno di pace e tranquillità si rivela (almeno per me) un periodo di corse e stress. Per i regali, perché nonostante liste e programmazioni di ogni tipo c’è sempre qualcuno di cui ci si ricorda all’ultimo minuto o per cui non si riesce a trovare il regalo giusto e ci si riduce a comprare una cosa a caso il pomeriggio del 24. Poi ci sono le cene: con gli amici per scambiarci i regali, con i colleghi di lavoro e perché no, anche di compleanno (ne ho ben 3 nel mese di dicembre) e riuscire a trovare un giorno che vada bene a tutti è un po’ come fare 6 al superenalotto. Per finire c’è la cena della vigilia da organizzare. Ormai per tradizione , da quando ci siamo sposati io e Superuomo, l’abbiamo sempre fatta a casa nostra e ci piace continuare così, ma solo per decidere il menù (che deve essere ogni anni diverso) ci mettiamo una settimana. Il 24 , considerando che io spesso e volentieri la mattina ho sempre lavorato, è una rincorsa continua. Quest’anno poi, non contenta , ho azzardato ad invitare gli amici da noi a passare capodanno. Per ora non ho avuto ancora conferme ma al pensiero di avere la casa invasa da 12 adulti e 8 bambini età media 4 anni, mi tremano un po’ le gambe…

lunedì 30 novembre 2009

L'oggetto del desiderio

Era da un po’ che gli ronzavo intorno. Lo guardavo e riguardavo, ne studiavo funzioni e possibilità e alla fine , complice la sbadataggine di quando sei sempre di corsa e non ti accorgi che hai appoggiato il telefono proprio sopra la giacca che stai per prendere dal divano e gli fai fare un bel volo (al telefono), è arrivato. L’oggetto del desiderio, il "mitico" Iphone. Dopo aver "lavorato" per conto di amici e parenti per inizializzarlo e configurarlo, finalmente ho avuto il piacere di farlo sul mio. Sono stata a lungo combattuta sul comprarlo o meno, perché quando si tratta di fare certe spese sono un po’ “tirata” ma alla fine mi sono decisa a togliermi questo sfizio, anche perché stava per scadere la promozione dell’operatore che mi interessava. Tanto se non ci avessi pensato io ora, sarebbe comunque arrivato a Natale come regalo del Superuomo.

martedì 24 novembre 2009

La cameretta

Venerdì è arrivata la cameretta nuova di Diavoletto e finalmente posso tirare un sospiro di sollievo. Il fatto è che appena uscita dal negozio, sono stata assalita dal dubbio atroce di aver scelto dei colori non adatti. Sul catalogo c’erano decine di camerette superaccessoriate, con un’infinità di maniglie, sagomature del letto, accessori e ovviamente colori fra cui scegliere, roba da passarci un pomeriggio. Alla fine abbiamo optato per “Albicocca” e “Lavanda”, ovvero arancione e azzurro/lilla (non sono riuscita a trovare niente di più simile ad un celeste !!) , ma sono rimasta con il dubbio che l’accostamento fosse un pugno nell’occhio. Per fortuna, una volta montata, è risultato un’insieme molto gradevole esteticamente e anche rilassante alla vista che , tra l’altro, si sposa alla perfezione con la biancheria da letto che avevo. Diavoletto è eccitatissimo , passa molto più tempo in camera sua e guai a vedere una cosa fuori posto, è diventato maniaco dell’ordine, e finalmente anch’io posso sbizzarrirmi con gli accessori.

domenica 22 novembre 2009

Una tranquilla domenica al centro commerciale

Alla fine è toccato anche a noi provare l’ebrezza di perdere il figlio al centro commerciale! Colpa la calca pre-natalizia e un Diavoletto che si insinua fra i cappotti pur di passare avanti e arrivare dove vuole lui, abbiamo avuto i nostri bei cinque minuti di spavento. Devo dire che mentre ci affannavamo per gli scaffali a cercarlo eravamo insolitamente calmi (o forse incoscienti) e anche quando lo abbiamo ritrovato non abbiamo fatto grandi scenate. Diavoletto però è rimasto un po’ scosso e , benché appena rimesso piede giù dal carrello abbia ricominciato a fare il suo solito dribbling fra le persone, la sera non riusciva a prendere sonno e dopo un po’ mi ha confessato di essere agitato perché aveva avuto molta paura quando si era perso. Speriamo che gli serva un po’ di lezione ma ci credo poco.

giovedì 19 novembre 2009

Pilates

Dopo una prolungata pausa estiva, ad ottobre ho finalmente ripreso ad andare in palestra. Avevo voglia di cambiare perché la cyclette, nonostante sia stata un ottima attività per perdere qualche chilo, mi aveva veramente annoiato. Così ho deciso di iniziare il corso di Pilates, diventato famoso grazie a tutte le star americane che lo praticano e ormai sfruttatissimo anche nelle nostre palestre. Prima di questo corso avevo fatto un paio di lezioni sporadiche e non mi era sembrato granchè ma adesso devo proprio ricredermi. E’ faticosissimo, mantenere la posizione corretta è difficilissimo ma in compenso gli addominali lavorano un sacco. L’insegnante ci ha avvisato fin dalla prima lezione che per un po’ avremmo sentito tutta una serie di dolorini vari perché il corpo si doveva abituare alla nuova postura. Ecco, mi piacerebbe che quantificasse meglio questo “un po’” perché io da due settimane ho il mal di schiena pressoché fisso e mi comincio ad innervosire !!

martedì 17 novembre 2009

Ma come ti vesti... (male!)

Non so se qualcuno di voi l’ha mia visto, ma a me piace tantissimo il programma ultra fashion “Ma come ti vesti”. In pratica ci sono due esperti di look (uno fa anche l’organizzatore di matrimoni nell’altro mio programma “cult” Wedding Planners), che aiutano dei veri casi-moda patologici a rifarsi il guardaroba. A me piace tantissimo , oltre a vedere la trasformazione di queste persone (che ti fa capire senza ombra di dubbio come trucco e capelli contino almeno il 50% nell’aspetto di una donna), ascoltare i consigli che danno su quale tipologia di pantalone o di vestito sta meglio a seconda se si ha poco/tanto seno, fianchi larghi ecc. Inesorabilmente ogni sera quando la trasmissione finisce mi riprometto che non uscirò più di casa senza essermi pettinata e truccata accuratamente ed aver abbinato borsa e scarpe e la mattina dopo vado a lavoro vestita da vera icona fashion. Peccato che già dal giorno successivo mi dimentichi tutto e mi vesta con la prima cosa che trovo nell’armadio. Non è che si potrebbe avere una nuova puntata ogni sera ?

giovedì 12 novembre 2009

La Punturina

Alla fine mi sono decisa. Dopo due settimane di tentennamenti ieri ho portato Diavoletto a fare il vaccino per l’influenza stagionale. L’anno scorso, prima che iniziasse l’asilo, spaventata dai racconti delle amiche mamme che mi preannunciavano un inverno chiusa in casa causa malattie, chiesi alla pediatra se era il caso di fare il vaccino ma mi fu sconsigliato dicendo “ Ma perché, Diavoletto non si ammala mai, mi sembra che non ce ne sia bisogno” Risultato: è stato malato da ottobre a maggio !! Ora , non che con il vaccino sarebbe andato tutto liscio, ma forse qualche giorno in più di asilo saremmo riusciti a farlo. Quest’anno, complice sicuramente il panico da suina, è stata la pediatra stessa a consigliare di farlo. Io ho titubato parecchio perché sono sempre stata un po’ contraria (e anche spaventata) dai vaccini ma, male che vada, passeremo anche quest’anno tutto l’inverno a casa.

Crescere

Ormai l’asilo è ricominciato da un po’. Diavoletto c’è sempre andato volentieri. L’anno scorso ci sono stati un paio di momenti critici quando è rientrato dopo diversi giorni di assenza per malattia, ma per il resto è sempre andato tutto bene. Avevo un po’ paura che quest’anno la ripresa sarebbe stata dura e così infatti è stato ma non per lui, per me. Complice forse la mezza crisi che ho avuto questa estate, ogni mattina da quando entra all’asilo e fino alle 16 quando so che esce, sono agitata. Un po’ sono i sensi di colpa perché lo lascio la mattina e fino alla sera non lo rivedo, un po’ è la paura che si faccia male dato che diverse volte è tornato a casa con graffi e morsi e parlando con lui mi ha raccontato che ci sono un paio di bimbi che lo picchiano. Lo so che è normale, che gli serve per crescere, per imparare a “farsi le ossa” ecc ecc ma io lo vedo così sensibile e indifeso, e mi agito. Così viaggio con il cellulare sempre in tasca anche quando vado al bagno, sia mai che mi chiamino dall’asilo proprio in quel momento e io non faccia in tempo a rispondere. Ma tengo duro,passerà anche questa.

mercoledì 11 novembre 2009

Il Tarlo

E’ successo tutto all’improvviso, il tempo di un’estate e mi sono trasformata. Da persona razionale e sensata quale ero, sono diventata una rompiballe spaventata ed ansiosa. E’ stato uno shock per me prendere atto della fragilità della nostra esistenza, del fatto che siamo davvero appesi ad un filo che può rompersi in ogni momento, all’improvviso e lasciarci a metà di un discorso, di un abbraccio, di una vita. Così ho iniziato ad avere paura che il mio filo o , ancora peggio, quello delle persone che amo stesse per rompersi. Ho iniziato a sentirmi in ansia per qualsiasi piccola variante che faceva deviare la mia rassicurante quotidianità . Sono anche diventata paranoica e ipocondriaca e forse ho anche avuto un paio di attacchi di panico poi, dopo vari accertamenti medici, ho capito che l’unico filo che stava per rompersi era quello della mia lucidità. Ed ho avuto ancora più paura. Se c’è una cosa sulla quale ho sempre pensato di poter contare era la mia razionalità, la mia capacità di formulare pensieri logici ma che nello stesso tempo tenevano conto della complessità della mente , e scoprire che questa mia capacita era venuta meno, si era annebbiata, mi ha fatto stare veramente male. Piano piano ho cercato di ricompattare me stessa, di vivere con più leggerezza godendo dell’oggi e non angosciandomi per il domani, ma non è facile quando in fondo alla tua testa c’è sempre una vocina che ti dice di non essere troppo felice, perché tanto non durerà. Comunque si va avanti, e si cerca di essere ottimisti.

lunedì 9 novembre 2009

Roulette Russa

Ieri, in barba alla suina e a tutte le altre malattie che girano nell’aria di questi tempi, ci siamo allegramente (e forse anche un po’ incoscientemente) avventurati in una delle situazioni con il più alto rischio di contagio: compleanno in un parco giochi chiuso (ovviamente con il tempaccio di ieri) con circa una 50 di bambini urlanti di varie età.. Che dite, siamo stati coraggiosi ?

venerdì 6 novembre 2009

Riflessioni serali

Ieri sera è successa una cosa che mi ha lasciato un po’ di pensieri. Dovete sapere che fin da quando da piccola giocavo a fare la mamma con le bambole , ho sempre avuto due forti convinzioni: la prima era che avrei voluto fare un figlio molto presto perché volevo essere una mamma giovane, tipo quella delle serie tv “Una mamma per amica” , una di quelle mamme che possono essere scambiate per sorelle maggiori. La seconda era che volevo un solo figlio (meglio se femmina). Ora, per quanto riguarda la prima cosa non ho proprio mantenuto fede alla mia idea perché, anche se mi sono sposata piuttosto giovane, mi sono ben guardata dal complicarmi subito la vita matrimoniale e me la sono spassata per un po’di anni. Per quanto riguarda la seconda intenzione invece sono rimasta ferma sulle convinzioni di un tempo: un solo figlio (e se è venuto maschio pazienza). Ora per l’appunto ieri sera mentre mettevo a letto il Diavoletto siamo finiti a parlare della sua nuova cameretta che arriverà fra qualche settimana. Lui era molto contento soprattutto per il fatto che ci sarebbero stati due letti e ad un certo punto mi ha detto: “Mamma , quando avrò la mia nuova cameretta io dormirò in un letto e tu dormirai nell’altro letto finchè non avrò un fratellino”e a me è scappato un avventato “ Ma tu non avrai mai un fratellino”. Inutile dire che appena ho finito di pronunciare quella frase me ne sono subito pentita ma ormai era troppo tardi e Diavoletto si è messo a piagnucolare dicendo che lui voleva un fratellino perché voleva qualcuno con cui poter giocare sempre, visto che io e papà non ci siamo mai. Ovviamente mi sono sentita una m...a perché ha ragione sul fatto che io e il Superuomo ci siamo poco e anche se quando ci siamo cerchiamo di giocare il più possibile con lui, evidentemente questo tempo non gli basta. Così sono stata costretta a riflettere su questa mia scelta di avere un solo figlio. Prima che nascesse Diavoletto, ero convinta che un figlio solo sarebbe stato meglio così non avrei rischiato di fare favoritismi nel caso uno mi fosse venuto bello buono e bravo e l’altro no. Poi, dopo la nascita di Diavoletto ho pensato che un figlio insonne e inappetente fosse abbastanza e che se me fosse venuto un altro così non ce l’avrei fatta. Insomma, ho sempre trovato un motivo valido per scusare questo mio egoismo, perché di questo si tratta. Così mi sono ritrovata a pensare che forse non era troppo tardi per dargli quel fratellino che desidera ma poi è bastato un attimo: Diavoletto si è presto distratto dal suo piagnucolamento ed ha ripreso a fare il solito casino saltando nel letto stile tuffatore acrobatico, io mi sono rivista davanti le nottate insonni e le lotte infinite quando è ora di mangiare e come per incanto sono tornata in me. Lo so che queste cose le hanno passate tutte le donne con figli, ma io non mi sento di affrontarle di nuovo. Ci sono donne per cui avere figli e riuscire a crescerli con amore e pazienza sacrificando tutte se stesse è una cosa naturale e ci sono poi io, che ci metto tutta la mia buona volontà (oltre all’amore, certo) ma che ho ancora molto da imparare in fatto di pazienza e sacrificio.

giovedì 5 novembre 2009

Salve mondo

Alla fine, dopo più di un anno in cui ho fatto da spettatrice girovagando per i vari blog e appassionandomi alle storie e alle vite delle persone di cui leggevo, ho deciso di fare il grando salto e aprirne uno anche io. Ancora non sò bene cosa aspettarmi e , tanto per non restare delusa, non voglio aspettarmi niente. Spero solo di riuscire a lasciare anche io la mia piccola traccia in questo mondo "bello e dannato" che è il web.