sabato 26 febbraio 2011

Please, please help me

Qualcuno sà dirmi dove trovo l'interruttore per far"switchare" il cervello dalla modalità cazzeggio/ sogno ad occhi aperti, alla modalità hai quasi 40 anni/sei una madre di famiglia/datti un contegno ?? Se qualcuno lo sà è pregato di darmi indicazioni, che stavolta non mi ripiglio più. Grazie

martedì 22 febbraio 2011

Piccoli e indifesi

Quando è che i nostri figli smettono di sembrarci piccoli e indifesi ? E’ a questo che ho cominciato a pensare da ieri , durante l’ennesima discussione con mio padre, che è sì brontolone, intransigente e quindi spesso insopportabile , ma che a volte ha tremendamente ragione. Si discuteva del comportamento di Diavoletto , che specialmente dalla nonna, è ancora coccolato e viziato come un neonato e mio padre mi raccontava di quando lui , a 6 anni, andava a scuola da solo e siccome a quel tempo abitava in montagna, il suo tragitto casa-scuola era così composto: prima doveva scendere una lunga scalinata fatta di sassi, poi attraversava un ponte di tavole (senza parapetto) sopra un torrente, passava in mezzo ad un bosco, poi dentro una galleria scavata nella roccia, infine sbucava sulla strada, che percorreva per qualche minuto finchè arrivava alla scuola. Roba che neanche all’Ultimo sopravvissuto*. Mia nonna lo guardava dalla finestra di casa fino a quando non entrava nel bosco, poi da lì erano fatti suoi. Così è stato inevitabile il paragone fra quel bambino che aveva 6 anni 60 anni fa, e Diavoletto che compirà 6 anni a luglio e per me è ancora un cucciolo. Mi scuso tirando fuori il luogo comune dei tempi che sono cambiati ma non sò se questo può bastare.

Spesso, per colpa della fretta, lo aiuto io anche nelle cose più banali come lavargli le mani, vestirlo o imboccarlo. Non lo lascerei mai a casa da solo e non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello di lasciarlo andare per la strada da solo. Figurarsi che ho già avuto una mezza discussione con Superuomo che quest’estate vuole che Diavoletto venga al mare con la propria bicicletta e io ho paura perché me lo vedo già steso sotto una macchina. Sono esagerata ? Non lo so, so che confrontandomi con le altre mamme che conosco ho scoperto di non essere un’eccezione visto che tutte si comportano come me.
E allora mi chiedo: quando è che riuscirò a smettere di considerare Diavoletto un bambino piccolo e bisognoso di essere sempre guidato e riuscirò a comportarmi con obiettività ?


(è una trasmissione che và in onda su sky dove un pazzo esperto in tecniche di sopravvivenza si fa catapultare nelle peggiori situazioni per mostrare come se ne può uscir fuori)

domenica 20 febbraio 2011

Beata gioventù....

La settimana è passata, fra virus gastrointestinali (miei), vari casini al lavoro (sempre miei), e una vergognosa cotta per il cantante dei Modà che mi ha tenuta incollata al televisore per vedere Sanremo. Che ci posso fare se, nonostante il mio fisico si avvicini oramai a gran balzi verso i quaranta (mamma mia come sono vecchia, non ci voglio pensare...) , la mia testa è ancora convinta che io sia una adolescente sognatrice ?
Comunque, nonostante la canzone possa risultare un pò scontata, è sicuramente impreziosita da un mix di voci ben riuscito.



sabato 12 febbraio 2011

Gli ospiti del mattino

Ogni mattina aspettano pazienti che Diavoletto si svegli, per ricevere la loro meritata dose di crocchette.



Poi fuggono via alla ricerca di un posticino comodo per dormire.

domenica 6 febbraio 2011

Giveaway: Vinci una videocamera Kodak Mini

Direttamente dal sito La Casa nella Prateria, un bellissimo Giveaway con in palio una telecamera Kodak Mini. Per partecipare avete tempo fino al 10 febbraio, non fatevi scappare l'occasione.



mercoledì 2 febbraio 2011

Tre anni

Mi ha colpito fin dal primo momento in cui l’ho vista. Esuberante, estroversa, così diversa da me. Eppure ho sentito subito che poteva esserci un feeling fra noi. Ci sono voluti quasi tre anni, tre anni di chiacchiere veloci fuori dal cancello dell’asilo, conversazioni che con il passare del tempo hanno smesso di riguardare solo i figli e sono diventate sempre più personali. Ci sono stati i pomeriggi passati a chiacchierare mentre i bambini giocavano insieme, le feste di compleanno e le cene a casa. Tre anni per far nascere una amicizia che considero sincera e importante.
Anche Diavoletto è rimasto colpito da lei fin dal primo giorno di asilo. Quella bambina alta e vivace, che vuole sempre comandare, che ama giocare con i Gormiti, sensibile e con la lacrima facile come lui. E’ stata la sua prima “fidanzata” e, nonostante nel corso dei tre anni si siano “presi e lasciati” svariate volte (il cuore comincia ad essere ballerino già in tenera età), per Diavoletto lei è sempre rimasta la sua migliore amica, quella che vuole sempre invitare a casa. E io mi sento già triste, per lui e per me, al pensiero che con l’inizio delle elementari le nostre strade si divideranno perché, per esigenze familiari, frequenteranno due scuole diverse. E anche se ce la metteremo tutta per far sì che queste due belle amicizie non vadano sprecate ho paura che, inevitabilmente, ci allontaneremo.