Eccoci di nuovo catapultati in quel periodo dell'anno in cui un turbinio di: cene, feste, saggi, recite e corse disperate nei negozi, ci travolge in una spirale impazzita che termina solo il primo gennaio, dove tutto rallenta e si ricomincia un pò a respirare.
Quest'anno più del solito, mi sembra di essere veramente finita in un frullatore perchè, oltre alle normali incombenze proprie del Natale, ci sono importanti scadenze lavorative che non mi lasciano nemmeno il tempo di prendere fiato, e senza neanche il miraggio delle ferie (a proposito, io vorrei sapere chi è quel genio che ha messo una scadenza incasinata come lo spesometro al 31 dicembre !!!!).
Per ora mi sono beccata "solo" tosse, forte mal di gola e abbassamento di voce. Speriamo di arrivare a Natale indenne da altri malanni !!
giovedì 15 dicembre 2011
giovedì 1 dicembre 2011
Meglio al lavoro
Forse sono una delle poche al mondo a lavorare in una ditta dove ogni tanto (preferibilmente nei mesi di febbraio/novembre) arrivano mail minatorie del tipo: hai ancora tot giorni di ferie da fare entro il prossimo mese, quindi domani stai a casa ! Ecco, quando mi capita così, e mi ritrovo ad avere un giorno di ferie inaspettato e non programmato, vado nel panico. Mi scatta immediatamente quella paranoia tutta femminile dell’ : “oddio, e ora che faccio ? Mi prendo un po’ di tempo per me e mi faccio un bel bagno caldo con le candele profumate, mi sdraio sul divano a leggermi un libro, mi guardo un film strappalacrime sgranocchiando patatine, o ne approfitto per pulire la casa un po’ più a fondo, per dare finalmente una spazzata alle scale, per riordinare la soffitta....” e via così all’infinito , dato di cose da fare ne avrei tremila ??
Manco a dirlo, il senso del dovere ha sempre la meglio, così la mattinata la passo a pulire casa.
Poi c’è il capitolo cucina. Dato che io sono notoriamente una cippa in cucina e che quando posso cerco di svicolare da questa incombenza mendicando qualcosa dalla santa donna di mia madre, quando ho un’intera giornata a disposizione, mi sento in DOVERE di cucinare qualcosa. E così finisce che passo il pomeriggio fra pentole e fornelli (per giunta con un risultato piuttosto scarso).
Quando arrivo alla sera poi sono più stanca di quando ho lavorato tutto il giorno.
E ora scusate ma devo andare, l’aspirapolvere mi aspetta ( sì, l’avrete capito, oggi sono in ferie!!)
Manco a dirlo, il senso del dovere ha sempre la meglio, così la mattinata la passo a pulire casa.
Poi c’è il capitolo cucina. Dato che io sono notoriamente una cippa in cucina e che quando posso cerco di svicolare da questa incombenza mendicando qualcosa dalla santa donna di mia madre, quando ho un’intera giornata a disposizione, mi sento in DOVERE di cucinare qualcosa. E così finisce che passo il pomeriggio fra pentole e fornelli (per giunta con un risultato piuttosto scarso).
Quando arrivo alla sera poi sono più stanca di quando ho lavorato tutto il giorno.
E ora scusate ma devo andare, l’aspirapolvere mi aspetta ( sì, l’avrete capito, oggi sono in ferie!!)
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