giovedì 4 marzo 2010
La corazza
Il rapporto con mio padre è sempre stato complicato. Amore e odio ai massimi livelli. Con lui non si può mai dare niente per scontato. Anche le cose più banali sono sempre fonte di discussioni. Speravo che con il passare degli anni la situazione sarebbe migliorata, invece lui è diventato sempre più cinico e intransigente e io non sono riuscita a costruirmi una corazza abbastanza spessa da non essere penetrata dalle sue frecce. Non sono riuscita a crescere abbastanza da sentirmi indipendente dal suo giudizio. Che mi voglia bene lo so, anche se la sua maniera di dimostrarlo è alquanto occulta. Il fatto è che lui ha deciso , per scelta o per necessità , di vivere in una certa maniera e non riesce a concepire che gli altri possano vivere e pensare in maniera diversa da lui. Che siano poi i suoi figli a farlo è inconcepibile per lui. A complicare ulteriormente le cose c’è il fatto che lui non ha mai avuto una grande stima di Superuomo (che dal canto suo non ha mai avuto grande simpatia per mio padre) quindi ogni occasione è buona per denigrarlo e sminuirlo e se io lo difendo il litigio è assicurato. Spesso mi trovo in situazioni assurde dove in presenza di uno difendo l’altro e viceversa e il risultato è che alla fine litigo con entrambi. Ora mi trovo di nuovo in una di queste situazioni e non so come comportarmi. Se assecondo Superuomo so già che con mio padre saranno litigi e musi lunghi per almeno 2 mesi, e se cerco di ascoltare mio padre sicuramente non farò felice Superuomo che ha , ovviamente, idee diverse. Il fatto è che non riesco a capire quale sia la mia idea, vorrei “capra e cavoli”, “la botte piena e la moglie ubriaca” ma non si può. Perciò rimango immobile cercando di non far danni, nell’ attesa di una illuminazione che faccia finalmente un po’ di luce nella nebbia dei miei pensieri.
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