sabato 27 ottobre 2012

Lanterne paurose

Halloween è ormai alle porte e, malgrado ogni anno mi riprometta di iniziare per tempo a creare le decorazioni, arrivo sempre in questi giorni che non ho ancora avuto il tempo  ( e la voglia... ) di fare niente.
Così ieri sera, mentre aspettavo che Diavoletto tonasse da ginnastica, mi sono messa a preparare una spaventosa lanterna che l'accogliesse sulle scale al suo ritorno a casa.



Occorrente:
- un vasetto di vetro;
- cartoncino nero;
- carta velina arancione;
- una candelina scaldavivande;
- forbici e scotch .


Ritagliate delle sagome di zucca/fantasmi/pipistrelli dal cartoncino nero e fissatele con lo scotch sul vasetto di vetro.

 
 
 

Ricopritelo con la carta velina arancione e inserire la candelina nel vasetto.
Davvero semplicissimo e di sicuro effetto !


giovedì 25 ottobre 2012

Migliorare l'organizzazione del mattino

Lo so, visto che ho solo un figlio e che abito letteralmente attaccata alla scuola, certe cose non dovrei dirle, ma viste le difficoltà e le arrabbiature che devo affrontare ogni mattina, ho deciso di cercare una soluzione che velocizzasse la routine del mattino.
Diavoletto ha i suoi tempi, in più divaga come sua consuetudine, quindi se non gli stò addosso pressandolo passo passo per fargli fare le cose, me lo ritroverei alle 8:30 sempre a ciondolare per casa in pigiama. Così è un continuo "Stefano alzati che è tardi ", "Stefano vestiti" , "Stefano fai colazione", "lavati i denti", e ancora una lunga sequela di Stefano qui e Stefano lì, finchè perdo la pazienza e comincio a strillare come una pazza già alle 8 di mattina.
Dal canto mio, prima di uscire di casa vorrei fare 10.000 cose perchè poi, la maggior parte delle volte, fino a sera non ho possibilità di fare nient'altro in casa, così non ho il tempo per stargli dietro (e d'altra parte, a 7 anni sarebbe l'ora che diventasse autonomo in queste cose !), così finisce che arriviamo a scuola sempre sul filo del rasoio (anzi della campanella).
Sbirciando sul sito di Piccolini ho trovato queste simpatiche carte create da Claudia - La casa nella prateria, ed ho deciso di provare ad utilizzarle anche io.




Forse Diavoletto è un pò grandicello per queste strategie , ma conto sul fatto che a lui piacciono. Poi vi farò sapere come è andata !

venerdì 19 ottobre 2012

Umbria last minute - parte 4

E tra una salita e l'altra, siamo arrivati al nostro ultimo giorno in Umbria. Volevamo arrivare a casa abbastanza presto , ma abbiamo deciso comunque di fare un'ultima sosta sulla via del ritorno e di fermarci a Castiglione del Lago.
Questo incantevole borgo, inserito nell'elenco dei Borghi più belli d'Italia, ha il centro storico ancora tutto racchiuso dentro le mura medievali, e una gran parte di esso è occupato dal Palazzo Ducale  e dalla Fortezza. Per accedervi bisogna pagare il biglietto, ma se volete godervi una vista davvero spettacolare del lago Trasimeno non potete rinunciarci.





 
 

 
 



 
 
 
 

 
 
 
E stavolta è arrivato davvero il momento di tornare a casa, e salutare questa regione che mi ha stregato per i suoi bellissimi borghi, la sua rigogliosa natura e la sua buonissima cucina !!

C'è stata però una  cosa che ci ha colpito più di tutte le altre: il comportamento di Diavoletto.
Devo dire che all'inizio avevamo preso in considerazione l'idea di lasciarlo a casa con mia mamma e passare qualche giorno da "coppietta innamorata", ma poi ho preferito portarlo con noi, un pò perchè non volevo caricare mia mamma di troppi impegni, un pò perchè ho sempre questa assurda convinzione che, per quanto visitare cittadine medievali poste sul cucuzzolo di una montagna, non sia il massimo del divertimento per un bimbo di 7 anni, qualcosa di positivo rimanga comunque impresso nel subconscio. Non sò. Sarà stata la contentezza per i due giorni di scuola saltati, sarà stato che io e Superuomo eravamo più rilassati del solito , ma Diavoletto mi ha davvero sorpreso. Nonostante le centinaia di scalini che si è dovuto sorbire, salite, salite e ancora salite, Chiese, monumenti....non si è mai lamentato. Avevo sempre nelle orecchie i piagnucolii che ci siamo dovuti sorbire questa estate in Danimarca e mi ero ripromessa di stare calma e non arrabbiarmi troppo, ma per fortuna non ce n'è stato bisogno, e questo suo , stranamente, bel comportamento, è stato il coronamento un lungo week-end perfetto tra posti meravigliosi e cucina sublime !

giovedì 18 ottobre 2012

Umbria last minute - parte 3

Terza tappa dedicata alla cascata delle Marmore che, con i suoi 165 metri di dislivello , è la più alta d'Europa.
La leggenda vuole che, all'origine di questa cascata ci sia una triste storia d'amore: "il pastore Velino si innamorò della bella ninfa Nera che si bagnava nelle acque sottostanti. Rifiutato da lei, si gettò dall'alto della rupe per unirsi alla sua amata eternamente".
In realtà la cascata delle Marmore è un'opera dell'ingegno dell'uomo. Venne realizzata all'inizio del III sec. a.C. dal console romano Curio Dentato facendo defluire le acque del Fiume Velino nel sottostante fiume Nera, in modo da liberare la piana sovrastante dalle paludi che la rendevano malsana. A partire poi dalla seconda metà dell'800 le sue acque furono sfruttate per la produzione di energia idroelettrica, che dette vita all'industrializzazione della città di Terni e tutt'ora le acque della cascata sono utilizzate a questo scopo. Ecco perchè la cascata viene aperta solo ad orari ben precisi, preceduti dal fischio di una sirena. 
Aldilà della leggenda e della storia vera e propria, quello che colpisce è la sua bellezza e quella del territorio in cui è inserita.
La cascata delle Marmore ha 2 accessi: il Belvedere Inferiore e il Belvedere Superiore. Dal Belvedere Superiore parte il sentiero n° 1 che è l'unico ad essere collegato al Belvedere Inferiore. A metà circa del percorso si trova il Balcone degli Innamorati: il mio consiglio è di andarci quando la cascata è stata appena aperta e il flusso dell'acqua comincia pian piano ad aumentare, perchè dopo dovrete essere davvero ben equipaggiati con stivali e impermiabile per affacciarvi.

Vista dal balcone degli innamorati
 
 
 

La cascata è stata aperta. Il flusso d'acqua comincia ad aumentare....

 

 
 




Al termine superiore del sentiero si trova la Specola, un loggiato fatto costruire da Papa Pio IV da cui si gode una vista spettacolare sul primo salto della cascata, ed è anche il luogo privilegiato per osservare l'arcobaleno creato dal riflesso del sole sulle particelle di vapore acqueo che genera la cascata. 








Nonostante sulla guida sia indicato che per percorrere il sentiero ci vogliano 40' in salita, non scoraggiatevi. Posso garantirvi che, anche con un bambino piuttosto sfaticato al seguito, sono stati molti meno, all'incirca 20/25'.

Dal Belvedere Inferiore partono invece gli altri sentieri:
- il sentiero n° 2, particolarmente adatto ai bambini , consente di arrivare a stretto contatto con la cascata. Il fragore delle acque e la natura incontaminata lo rendono uno dei più emozionanti e il panorama sul secondo salto rappresenta uno dei luoghi più suggestivi;


 
 



 
- il sentiero n° 3, è l'ideale per ammirare i canyon scavati nella roccia dalle acque del fiume Nera. Sul terrazzo panoramico finale è visibile la confluenza tra i due fiumi (Velino e Nera); da lì ci si rende conto della straordinaria forza delle acque;


 
 
 
Entrambi i sentieri sono piuttosto brevi e tranquilli, percorribili facilmente anche dai bambini.
 
- il sentiero n° 4, denominato di “Pennarossa”, è il percorso turistico per eccellenza. Da molti è considerato il sentiero migliore per fotografare la cascata in quanto è il solo a consentire una visione completa dei tre salti. Si trova sul versante meridionale del monte Pennarossa, di fronte alla rupe travertinosa di Marmore dove si forma la cascata.
Mentre l'imbocco degli altri sentieri è segnalato all'interno del parco, per  raggiungere il punto di partenza di questo sentiero è necessario attraversare la strada statale “Valnerina” all’altezza dell’ingresso “Byron” (nel Belvedere inferiore della cascata, dove c’è il controllo biglietti) e guadagnare l’ingresso denominato di “Pennarossa”;


 
 
 

 
 
- infine da qualche anno è stato creato anche un 5° sentiero ( che non abbiamo fatto), e che si raggiunge dalla località Campacci di Marmore, presso il Belvedere Superiore.

In alcuni periodi dell'anno (di solito d'estate) , i due Belvedere sono collegati da un servizio navetta gratuito cosicchè, se non si ha voglia di spostarsi in macchina o di farsi una camminata a piedi nel bosco, si può utilizzare questo servizio per godersi il panorama da entrambi gli ingressi. Purtroppo per Diavoletto, il servizio quest'anno era terminato il 23 settembre così  ci siamo potuti godere questa meravigliosa passeggiata nel bosco.


 
Per il divertimento dei bambini, in alcuni giorni dell'anno (e su prenotazione per gruppi di almeno 20 bambini), è possibile effettuare una visita del parco con una guida speciale: lo Gnefro
 
 

 
 
"Sulle orme dello Gnefro, folletto della cascata, gli animatori accompagnano i bambini lungo i sentieri del Parco. E’ la storia del pastore Velino innamorato della ninfa Nera, da cui – narra la leggenda – nasce la cascata delle Marmore. Storia rappresentata dagli animatori dello staff, abili nel farla rivivere grazie a un accurato travestimento e a capacità interpretative degne di nota. Parte da questi presupposti la “Fantapasseggiata dello Gnefro”, visita animata per bambini, guidata dal folletto che anima i sentieri e dimora nelle grotte della cascata. La visita si svolge lungo i sentieri 2 e 3 dell’area escursionistica (Belvedere inferiore) ed è adatta soprattutto a bambini dai 3 agli 8 anni". 
 
Per tutte le informazioni specifiche relative agli orari di rilascio dell'acqua, del servizio navetta, della Fantapasseggiata ecc., ovviamente il  consiglio è di controllare sul sito ufficiale della cascata www.marmorefalls.it.

Non contenti delle emozioni vissute alla cascata, nel tardo pomeriggio abbiamo fatto una deviazione a Spoleto. Nonostante gli abbiamo dedicato davvero poco tempo, la città ci è piaciuta molto, specialmente il Duomo e l'incredibile ponte delle torri (tristemente noto alle cronache come "ponte dei suicidi").

 
 
 

 
La vista da qui sopra lascia davvero senza fiato, e devo dire che la traversata mi ha un pò intimorito (soprattutto quando Diavoletto voleva sporgersi per guardare sotto....)


 

Per raggiungere agevolmente il centro storico di Spoleto e la Rocca , ci si può avvalere di alcune scale mobili situate nei pressi di due parcheggi (per informazioni consultate il sito www.umbriamobilità.it) .
Oppure camminare, in salita, di nuovo, come abbiamo fatto noi !!!

 

martedì 16 ottobre 2012

Umbria last minute - parte 2

Il venerdì lo abbiamo dedicato interamente alla visita di Orvieto, bellissima città che mi è piaciuta davvero tanto.
Arroccata sulla sommità di una rupe di origine tufacea, Orvieto emerge come una visione dalla pianura umbra, dominandola.
Abbiamo parcheggiato nel parcheggio (gratuito) nei pressi della stazione del treno e della funicolare, che ci è poi servita per raggiungere comodamente il centro.
La funicolare arriva in piazza Cahen, vicino al Pozzo di San Patrizio che ovviamente è una tappa imperdibile per chi visita Orvieto.
Il pozzo è profondo quasi 62 metri ed  ha la particolarità di avere due scale a chiocciola, una per la discesa e l'altra per la risalita, concepite in modo tale da essere indipendenti e non comunicanti tra loro. In questo modo veniva consentito alle bestie da soma (perlopiù asini), di raggiungere il fondo per rifornirsi di acqua e poi risalire dalla parte opposta senza intralciare il passo ad altri impegnati nella discesa. Il Pozzo è illuminato da 70 finestroni.


 
 

 
 
 


La tappa successiva è stata la visita alla città sotterranea , un dedalo di grotte nascosto nel sottosuolo della rupe dove, fra un passaggio e un'altro , si gode di una vista meravigliosa.
La particolare natura geologica del masso su cui la città sorge, ha consentito agli abitanti di scavare, nel corso di circa 2500 anni, un incredibile numero di cavità che si snodano al di sotto del moderno tessuto urbano.

"Tutto iniziò alla fine degli anni 70, quando una frana di grandi proporzioni assestò un bel morso nella Rupe orvietana, a poche centinaia di metri dal celeberrimo Duomo. Ultimo, e più grave, evento causato dal dissesto idrogeologico che minava la stabilità della Rupe, la frana allarmò il mondo intero, preoccupato per la sopravvivenza di Orvieto e delle sue opere d'arte. Ma incuriosì lo sparuto ed agguerrito gruppetto di speleologi locali, già attenti ad una sorta di leggenda metropolitana che, di certo enfatizzando brandelli di una realtà che la memoria storica cittadina non riusciva più a ricordare coerentemente, mitizzava una Orvieto "tutta vuota, sotto". La stessa Rupe mostrava, in alcune delle sua alte e strapiombanti pareti, misteriose aperture, finestrature dai profili irregolari, occhiaie vuote e buie che sottintendevano sotterranei inspiegabili e inesplorati e che, come i cosmici buchi neri, furono fonte di irresistibile attrazione per gli speleologi orvietani."


 
 

 
 

 
 



La visita all'Orvieto Underground parte da piazza Duomo, dove c'è la biglietteria, ma la si può prenotare comodamente anche dalla biglietteria della funicolare presso il parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina.

Meraviglioso il Duomo, con la sua facciata maestosa e gli splendidi mosaici ispirati a scene sacre e rivestiti di oro.


 

Tanto perchè le scale del Pozzo di San Patrizio ci sembravano poche, siamo saliti sopra la Torre del Moro che, dall'alto dei suoi 47 metri, offre uno spettacolo davvero mozzafiato sulla Città e la vallata sottostante.


 
 

 
 
 
 

Orvieto offre molti interessanti musei da vedere (vedi il Museo Faina o il Palazzo dell'Opera del Duomo) ma, per non abusare troppo della pazienza di Diavoletto che  è stato costretto ad un vero e proprio tour de force di scale, salite e discese , abbiamo preferito evitarli e concentrarci più sui panorami, davvero splendidi.


 
 



martedì 9 ottobre 2012

Umbria last minute - parte 1

Una mini-vacanza nata un pò per caso e senza tante programmazioni (come invece è mia abutidine fare), ci ha permesso di scoprire una regione davvero bella, con una natura maestosa e una serie infinita di piccole città-gioello tutte da visitare: l'Umbria.
La prima tappa di giovedì è stata Assisi e , neanche a farlo apposta, ci siamo capitati proprio il giorno in cui si festeggia San Francesco, Patrono d'Italia e simbolo per eccellenza della città.
Lasciando perdere le nozioni da guida turistica su cosa c'è da vedere,  del tutto superflue per una città come questa, quello che mi ha veramente colpito è stato il candore abbagliante delle sue chiese.








Sarà stato per il bellissimo sole che splendeva e che ci ha regalato un fine settimana quasi estivo, fatto stà che ho trovato la città davvero bella , curata e pulita, e la vista che si gode dall'alto della Rocca Maggiore è spettacolare.












Per pranzo, invece di accontentarci di un panino-al-volo come facciamo di solito, abbiamo deciso di "trattarci bene" e sederci al ristorante. Anche per far riposare un pò Diavoletto, che dopo la sfacchinata per raggiungere la Rocca era già stanco morto. La nostra scelta è caduta su La Lanterna, un ristorante/pizzeria che si trova in via S. Ruffino, vicino alla salita che porta alla Rocca Maggiore. Il locale è molto suggestivo, con pareti in pietra e un'apparecchiatura elegante, e la cucina è davvero buona. Qui ho iniziato la mia scorpacciata di tartufo che è proseguita per tutta la vacanza.  
Lasciata Assisi, proseguendo la strada verso l'Agriturismo dove abbiamo soggiornato, ci siamo fermati a Spello. Un vero incanto. Con i bellissimi balconi fioriti e i vicoli puliti e ordinati (non per niente ogni anno si tiene una manifestazione dal titolo "Finestre, balconi e vicoli fioriti"), l'atmosfera tranquilla e rilassante e ......i gatti !!
Un'intera colonia di gatti che ha tenuto impegnato Diavoletto (e me) per un bel pò, permettendoci di riprendere fiato dopo un'altra salita.
 






 
 

 
 

 
 

 
 

 
 
L'ultima sosta della giornata è stata alle Fonti del Clitunno, un piccolo lago circondato da diverse specie di piante, dove vivono anatre e cigni ai quali, per l'immensa gioia di Diavoletto, si può dar da mangiare liberamente.  
 
 





Comprato quindi l'apposito sacchettino con il mangime (in realtà ne abbiamo comprati 3 più un pezzo di focaccia che ci era avanzata.....)



 Abbiamo proceduto subito con l'operazione "facciamo far merenda alle anatre" , e devo dire che la cosa è stata molto apprezzata.





 
 


 
 
Il parco è abbastanza piccolo ma è incantevole e , se avete bambini al seguito, vale la pena di fermarsi a fare una sosta.
Ritenendoci soddisfatti come primo giorno di vacanza, ci siamo finalmente diretti all'Agriturismo che avevamo prenotato.
La scelta di questo agriturismo è stata fatta all'ultimissimo minuto, fidandomi dei commenti entusiasti che avevo trovato su Booking.com e che si sono rivelati assolutamente veritieri. Gli appartamenti sono nuovi, grandi , luminosi e pulitissimi, con arredamento abbastanza rustico. Il trattamento,  anche se si soggiorna in appartamento , è come in hotel, nel senso che nel prezzo sono compresi colazione, biancheria da letto e da bagno. Volendo c'è la possibilità di prenotare anche la cena (molto buona e ad un prezzo onesto) cucinata direttamente dalla moglie di uno dei titolari, che sono molto gentili e disponibili.  Insomma, un posto assolutamente da consigliare.
A breve le altre tappe.