giovedì 18 ottobre 2012

Umbria last minute - parte 3

Terza tappa dedicata alla cascata delle Marmore che, con i suoi 165 metri di dislivello , è la più alta d'Europa.
La leggenda vuole che, all'origine di questa cascata ci sia una triste storia d'amore: "il pastore Velino si innamorò della bella ninfa Nera che si bagnava nelle acque sottostanti. Rifiutato da lei, si gettò dall'alto della rupe per unirsi alla sua amata eternamente".
In realtà la cascata delle Marmore è un'opera dell'ingegno dell'uomo. Venne realizzata all'inizio del III sec. a.C. dal console romano Curio Dentato facendo defluire le acque del Fiume Velino nel sottostante fiume Nera, in modo da liberare la piana sovrastante dalle paludi che la rendevano malsana. A partire poi dalla seconda metà dell'800 le sue acque furono sfruttate per la produzione di energia idroelettrica, che dette vita all'industrializzazione della città di Terni e tutt'ora le acque della cascata sono utilizzate a questo scopo. Ecco perchè la cascata viene aperta solo ad orari ben precisi, preceduti dal fischio di una sirena. 
Aldilà della leggenda e della storia vera e propria, quello che colpisce è la sua bellezza e quella del territorio in cui è inserita.
La cascata delle Marmore ha 2 accessi: il Belvedere Inferiore e il Belvedere Superiore. Dal Belvedere Superiore parte il sentiero n° 1 che è l'unico ad essere collegato al Belvedere Inferiore. A metà circa del percorso si trova il Balcone degli Innamorati: il mio consiglio è di andarci quando la cascata è stata appena aperta e il flusso dell'acqua comincia pian piano ad aumentare, perchè dopo dovrete essere davvero ben equipaggiati con stivali e impermiabile per affacciarvi.

Vista dal balcone degli innamorati
 
 
 

La cascata è stata aperta. Il flusso d'acqua comincia ad aumentare....

 

 
 




Al termine superiore del sentiero si trova la Specola, un loggiato fatto costruire da Papa Pio IV da cui si gode una vista spettacolare sul primo salto della cascata, ed è anche il luogo privilegiato per osservare l'arcobaleno creato dal riflesso del sole sulle particelle di vapore acqueo che genera la cascata. 








Nonostante sulla guida sia indicato che per percorrere il sentiero ci vogliano 40' in salita, non scoraggiatevi. Posso garantirvi che, anche con un bambino piuttosto sfaticato al seguito, sono stati molti meno, all'incirca 20/25'.

Dal Belvedere Inferiore partono invece gli altri sentieri:
- il sentiero n° 2, particolarmente adatto ai bambini , consente di arrivare a stretto contatto con la cascata. Il fragore delle acque e la natura incontaminata lo rendono uno dei più emozionanti e il panorama sul secondo salto rappresenta uno dei luoghi più suggestivi;


 
 



 
- il sentiero n° 3, è l'ideale per ammirare i canyon scavati nella roccia dalle acque del fiume Nera. Sul terrazzo panoramico finale è visibile la confluenza tra i due fiumi (Velino e Nera); da lì ci si rende conto della straordinaria forza delle acque;


 
 
 
Entrambi i sentieri sono piuttosto brevi e tranquilli, percorribili facilmente anche dai bambini.
 
- il sentiero n° 4, denominato di “Pennarossa”, è il percorso turistico per eccellenza. Da molti è considerato il sentiero migliore per fotografare la cascata in quanto è il solo a consentire una visione completa dei tre salti. Si trova sul versante meridionale del monte Pennarossa, di fronte alla rupe travertinosa di Marmore dove si forma la cascata.
Mentre l'imbocco degli altri sentieri è segnalato all'interno del parco, per  raggiungere il punto di partenza di questo sentiero è necessario attraversare la strada statale “Valnerina” all’altezza dell’ingresso “Byron” (nel Belvedere inferiore della cascata, dove c’è il controllo biglietti) e guadagnare l’ingresso denominato di “Pennarossa”;


 
 
 

 
 
- infine da qualche anno è stato creato anche un 5° sentiero ( che non abbiamo fatto), e che si raggiunge dalla località Campacci di Marmore, presso il Belvedere Superiore.

In alcuni periodi dell'anno (di solito d'estate) , i due Belvedere sono collegati da un servizio navetta gratuito cosicchè, se non si ha voglia di spostarsi in macchina o di farsi una camminata a piedi nel bosco, si può utilizzare questo servizio per godersi il panorama da entrambi gli ingressi. Purtroppo per Diavoletto, il servizio quest'anno era terminato il 23 settembre così  ci siamo potuti godere questa meravigliosa passeggiata nel bosco.


 
Per il divertimento dei bambini, in alcuni giorni dell'anno (e su prenotazione per gruppi di almeno 20 bambini), è possibile effettuare una visita del parco con una guida speciale: lo Gnefro
 
 

 
 
"Sulle orme dello Gnefro, folletto della cascata, gli animatori accompagnano i bambini lungo i sentieri del Parco. E’ la storia del pastore Velino innamorato della ninfa Nera, da cui – narra la leggenda – nasce la cascata delle Marmore. Storia rappresentata dagli animatori dello staff, abili nel farla rivivere grazie a un accurato travestimento e a capacità interpretative degne di nota. Parte da questi presupposti la “Fantapasseggiata dello Gnefro”, visita animata per bambini, guidata dal folletto che anima i sentieri e dimora nelle grotte della cascata. La visita si svolge lungo i sentieri 2 e 3 dell’area escursionistica (Belvedere inferiore) ed è adatta soprattutto a bambini dai 3 agli 8 anni". 
 
Per tutte le informazioni specifiche relative agli orari di rilascio dell'acqua, del servizio navetta, della Fantapasseggiata ecc., ovviamente il  consiglio è di controllare sul sito ufficiale della cascata www.marmorefalls.it.

Non contenti delle emozioni vissute alla cascata, nel tardo pomeriggio abbiamo fatto una deviazione a Spoleto. Nonostante gli abbiamo dedicato davvero poco tempo, la città ci è piaciuta molto, specialmente il Duomo e l'incredibile ponte delle torri (tristemente noto alle cronache come "ponte dei suicidi").

 
 
 

 
La vista da qui sopra lascia davvero senza fiato, e devo dire che la traversata mi ha un pò intimorito (soprattutto quando Diavoletto voleva sporgersi per guardare sotto....)


 

Per raggiungere agevolmente il centro storico di Spoleto e la Rocca , ci si può avvalere di alcune scale mobili situate nei pressi di due parcheggi (per informazioni consultate il sito www.umbriamobilità.it) .
Oppure camminare, in salita, di nuovo, come abbiamo fatto noi !!!

 

Nessun commento:

Posta un commento