martedì 16 ottobre 2012

Umbria last minute - parte 2

Il venerdì lo abbiamo dedicato interamente alla visita di Orvieto, bellissima città che mi è piaciuta davvero tanto.
Arroccata sulla sommità di una rupe di origine tufacea, Orvieto emerge come una visione dalla pianura umbra, dominandola.
Abbiamo parcheggiato nel parcheggio (gratuito) nei pressi della stazione del treno e della funicolare, che ci è poi servita per raggiungere comodamente il centro.
La funicolare arriva in piazza Cahen, vicino al Pozzo di San Patrizio che ovviamente è una tappa imperdibile per chi visita Orvieto.
Il pozzo è profondo quasi 62 metri ed  ha la particolarità di avere due scale a chiocciola, una per la discesa e l'altra per la risalita, concepite in modo tale da essere indipendenti e non comunicanti tra loro. In questo modo veniva consentito alle bestie da soma (perlopiù asini), di raggiungere il fondo per rifornirsi di acqua e poi risalire dalla parte opposta senza intralciare il passo ad altri impegnati nella discesa. Il Pozzo è illuminato da 70 finestroni.


 
 

 
 
 


La tappa successiva è stata la visita alla città sotterranea , un dedalo di grotte nascosto nel sottosuolo della rupe dove, fra un passaggio e un'altro , si gode di una vista meravigliosa.
La particolare natura geologica del masso su cui la città sorge, ha consentito agli abitanti di scavare, nel corso di circa 2500 anni, un incredibile numero di cavità che si snodano al di sotto del moderno tessuto urbano.

"Tutto iniziò alla fine degli anni 70, quando una frana di grandi proporzioni assestò un bel morso nella Rupe orvietana, a poche centinaia di metri dal celeberrimo Duomo. Ultimo, e più grave, evento causato dal dissesto idrogeologico che minava la stabilità della Rupe, la frana allarmò il mondo intero, preoccupato per la sopravvivenza di Orvieto e delle sue opere d'arte. Ma incuriosì lo sparuto ed agguerrito gruppetto di speleologi locali, già attenti ad una sorta di leggenda metropolitana che, di certo enfatizzando brandelli di una realtà che la memoria storica cittadina non riusciva più a ricordare coerentemente, mitizzava una Orvieto "tutta vuota, sotto". La stessa Rupe mostrava, in alcune delle sua alte e strapiombanti pareti, misteriose aperture, finestrature dai profili irregolari, occhiaie vuote e buie che sottintendevano sotterranei inspiegabili e inesplorati e che, come i cosmici buchi neri, furono fonte di irresistibile attrazione per gli speleologi orvietani."


 
 

 
 

 
 



La visita all'Orvieto Underground parte da piazza Duomo, dove c'è la biglietteria, ma la si può prenotare comodamente anche dalla biglietteria della funicolare presso il parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina.

Meraviglioso il Duomo, con la sua facciata maestosa e gli splendidi mosaici ispirati a scene sacre e rivestiti di oro.


 

Tanto perchè le scale del Pozzo di San Patrizio ci sembravano poche, siamo saliti sopra la Torre del Moro che, dall'alto dei suoi 47 metri, offre uno spettacolo davvero mozzafiato sulla Città e la vallata sottostante.


 
 

 
 
 
 

Orvieto offre molti interessanti musei da vedere (vedi il Museo Faina o il Palazzo dell'Opera del Duomo) ma, per non abusare troppo della pazienza di Diavoletto che  è stato costretto ad un vero e proprio tour de force di scale, salite e discese , abbiamo preferito evitarli e concentrarci più sui panorami, davvero splendidi.


 
 



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