sabato 20 febbraio 2010

Stessa spiaggia, stesso mare (ma anche no)

Alla fine ci siamo decisi a fare il grande passo. Ormai erano un paio d’anni che all’avvicinarsi della stagione estiva ci si poneva il dilemma se non fosse arrivato il momento di cambiare bagno. Non perché ci trovassimo male , ma per la distanza. Infatti, pur abitando ad 1 Km scarso dal mare, siamo sempre andati in bagni relativamente lontani da casa nostra per stare insieme ai nostri amici. Finchè non c’era Diavoletto non è mai stato un problema per noi spostarci, ma dopo la sua nascita la cosa è diventata sicuramente più scomoda e complicata. I primi anni dovevamo prendere la macchina e muoversi in macchina d’estate dalle nostre parti (ma forse anche dalle vostre parti) è una vera tortura. Poi c’era da fare avanti/indietro perché per il sonnellino del dopo pranzo dovevamo portarlo a casa altrimenti fra la confusione e la luce non riusciva a dormire e dopo erano cavoli amari. Poi abbiamo iniziato ad andarci in bicicletta ma fare avanti e indietro per 20 minuti sotto il sole cocente non era proprio piacevole. Quest’anno, complici il fatto che i nonni si sono lamentati che il bagno fosse troppo distante e non avevano più voglia di portare Diavoletto al mare quando noi siamo a lavoro, e il fatto che l’amicizia con il gruppo del mare si fosse un po’ “allentata” per vari motivi, abbiamo deciso di fare il grande passo e cambiare bagno. Così abbiamo scelto il più vicino, neanche 5 minuti di bicicletta. E’ decisamente più piccolo e meno bello dell’altro ma c’è la sabbia, c’è il mare perciò ha tutto quello che ci serve. E chissà che non facciamo anche nuove amicizie.

venerdì 19 febbraio 2010

Una mela al giorno...

Superuomo non è mai stato un grande esperto di computer. Il suo utilizzo si limitava a scaricare le foto dalla macchinetta digitale e andare ogni tanto su internet. Negli ultimi due anni si è avvicinato all’universo Apple. E’ iniziato tutto con il susseguirsi di vari iPod, poi l’iPhone e infine l’iMac (peraltro spacciato come regalo per me quando sapeva benissimo che non mi interessava). Fatto sta che da quando ha comprato questo computer è diventato totalmente intollerante verso gli altri pc e non perde occasione per denigrarli. Poco importa se sul suo bell’iMac non riesce neanche ad installare un programma perché non sa come si fa, e alla fine bisogna fare sempre tutto dal mio che, sarà anche un “catorcio” come lo definisce lui, ma se non ci fosse non sapremmo come fare. D’altro canto io non ho voglia di sprecare quel poco di tempo libero che mi rimane la sera per imparare ad utilizzare un computer che per tante cose è sicuramente migliore del mio pc, ma che per l’utilizzo che ne faccio è sprecato, solo che questa cosa a Superuomo non va giù. Lui e’ convinto che io faccia apposta a non aiutarlo per metterlo in difficoltà e non riesce proprio a concepire che io preferisca Windows a MacOs. Ormai l’argomento in casa nostra è diventato rovente. Spero solo che questa infatuazione gli passi presto. Voi che preferenze avete al riguardo ? Siete amanti della “mela” oppure preferite anche voi l’ormai pensionato Bill Gates ?

Virus

Queste due settimane casa nostra si è trovata sotto l’assedio del temibile Virus Gastrointestinale. Prima l’ho avuto io e per fortuna sono stata male solo un giorno, poi è stata la volta di Diavoletto (menomale che almeno quest’anno è riuscito a partecipare alla festa di Carnevale dell’asilo), infine Superuomo, che ormai comincia ad avere una certa età e non è più tanto Super neanche lui. Dalle notizie che mi sono arrivate stamattina pare che ora il Virus si sia trasferito ai piani bassi e abbia infestato al casa dei nonni.

venerdì 5 febbraio 2010

Vita (A)sociale capitolo secondo

Quando 5 anni fa scoprì di essere incinta, l’idea di lasciare il lavoro non mi passò neanche per la testa. Dopo la nascita di Diavoletto e dopo aver trascorso con lui 5 lunghi ed intensi mesi (è nato prima del temine quindi mi sono fatta tutti i 5 mesi di maternità obbligatoria con lui), al momento di rientrare a lavoro mi sarebbe piaciuto poter fare un orario unico tipo 8:30-15:30 ma , non essendo possibile per la tipologia del lavoro che svolgo decisi , più che altro per non sentirmi una madre degenere, di chiedere almeno un part-time che mi lasciasse 2 pomeriggi liberi . A quel tempo pensavo che fossero più che sufficienti. Quando poi Diavoletto ha attraversato la fase dei cosiddetti “terribili due” ho pensato addirittura che fossero troppi. Adesso invece le cose sono cambiate. Lui è diventato decisamente più gestibile, io mi sono un po’ “assestata” nel mio ruolo di madre , e il tempo che sto con lui mi sembra davvero poco. Soprattutto in questo momento nel quale inizia ad avere voglia di incontrarsi con gli amichetti anche al di fuori dell’asilo ed invece non può mai andare a casa dei suoi compagni né tanto meno invitarli a casa sua, perché io sono a lavoro e lui o è con mia madre o è con mio suocero. Ho paura che questo non potersi frequentare possa “emarginarlo” dal resto dei suoi compagni.Inoltre mi manca molto non poter fare con lui tutta una serie di lavoretti ed attività (per gli spunti ringrazio tantissimo HomeMadeMamma e MammaFelice) che avevamo iniziato a fare questa estate , ed era veramente un momento bellissimo. D’altra parte , con la crisi che c’è in giro e il rischio che Superuomo venga messo in cassa integrazione, non mi sembra proprio il momento più adatto a chiedere una riduzione di orario.