martedì 12 marzo 2013

Chi lascia la via vecchia per la nuova....

In queste ultime settimane, nella nostra scuola c’è stato un po’ di scompiglio.
Abbiamo infatti appreso che dal prossimo anno il nostro plesso scolastico adotterà il metodo della scuola Senza Zaino. Si tratta di un progetto nato a Lucca una decina d’anni fa su modello delle scuole Nord Europee, che in questi anni ha coinvolto scuole di altri Comuni prevalentemente toscani.

“ Nel Progetto Senza Zaino è centrale l'attività, il come si fanno le cose (le pratiche didattiche), piuttosto che il dove si vuole arrivare (gli obiettivi). I bambini e i ragazzi vengono coinvolti e motivati non perché si indicano dei risultati da raggiungere, ma principalmente perché vi sono attività interessanti basate sull'esperienza, sulla ricerca, sul rispetto e la globalità della persona. Parliamo, pertanto, di un apprendimento orientato all'integrazione tra mente e corpo, tra razionalità ed emozioni, tra realtà reale, astratta e virtuale, tra tecnologie, materiali, strategie e metodi.”

Dunque, il prossimo anno approderà anche da noi questo metodo (chi fosse interessato può trovare informazioni sul sito www.senzazaino.it), e non a partire dalla classe prima (come sembrava più logico), ma sicuramente fino alla terza e forse anche per la quarta e la quinta.
Questa decisione , presa dalla dirigente all'insaputa dei genitori, ha fatto infuriare non poche persone, che avevano iscritto i loro figli alla nostra scuola perchè era considerata una delle migliori della zona e adesso si vedono cambiare le carte in tavola senza essere stati consultati.
Da parte mia non sò cosa pensare. 
Da quello che ho potuto vedere sul sito e in generale dalle ricerche che ho fatto su internet, mi sembra un metodo abbastanza innovativo rispetto alla scuola tradizionale e questo da un lato mi piace molto, ma dall'altro mi lascia anche un pò perplessa. 
Prima di tutto perchè proporre un metodo di approccio allo studio totalmente diverso a bambini che sono già abituati in una certa maniera potrebbe disorientarli (soprattutto in classi come la quarta e la quinta), per cui ritengo che fosse meglio proporlo a partire dalla prima e lasciar terminare le altre classi con il metodo tradizionale. Poi perchè il progetto richiederà un notevole impegno sia da parte delle maestre, dato che stravolge totalmente il metodo di insegnamento, sia a livello economico, dato che ogni classe deve prevedere la presenza di diverse aree e attrezzature atte a svolgere le varie attività, quindi le aule dovranno essere completamente ristrutturate e dotate di materiali idonei,


(questo è un esempio di come dovrebbe essere strutturata un'aula secondo la filosofia senza zaino)


 
e la mia paura è che il progetto venga avviato in maniera incompleta (magari per mancanza di fondi), rimanendo di fatto "un'ibrido" che non porta nessun beneficio e crea solo tanta confusione.
Nell'attesa che la dirigente convochi una riunione per spiegare un pò più dettagliatamente quello che ci aspetta il prossimo anno , qualcuno di voi per caso ha già sperimentato questo metodo ?
 
 

2 commenti:

  1. Io sono sempre molto curiosa sui nuovi metodi educativi, forse perchè vivo nel cuore del "Reggio Approach".
    La sciola "senza zaino" non l'avevo ancora sentita. Mi informerò!
    Grazie.

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    1. E' vero, nella vostra zona c'è il Reggio Approach ! Pensa che ne sono venuta a conoscenza leggendo il blog di Nonsolomamma.

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