L’inizio della scuola primaria di Diavoletto, apre anche per noi genitori l'opportunità di fare nuove conoscenze.
Nuova scuola, nuove maestre, nuovi compagni, quindi nuovi genitori.
Bisogna rimettersi in gioco (si, come quando ti lasci dal fidanzato storico e per fare nuove conoscenze ti devi iscrivere ai corsi più improbabili, dal tango al circolo di bridge passando per il corso di decoupage). Rimettersi in gioco dicevo, avvicinarsi al capannello di mamme che sono lì a chiaccherare (nonostante il figlio sia già in classe da 20 minuti) e attaccar bottone con la scusa più banale. Cercare di rendersi simpatiche in maniera che il proprio figlio entri nel giro di quelli che vengono sempre invitati ai compleanni e a giocare a casa dei compagni di classe.
Così fanno le “brave” mamme.
Il fatto è che io non ho voglia di conoscere nessuno. Non sono una persona che attacca discorso facilmente e con tutti. Sono un tipo abbastanza solitario, mi piace starmene in disparte per un pò ad osservare, per cercare di capire se c’è qualcuno con cui mi interessi fare amicizia, qualcuno simile (o anche totalmente diverso da me) con cui potrei avere delle affinità. Ma , sinceramente, non mi sento ancora pronta per ricominciare da capo questo cammino. Ci sono voluti tre anni per costruire un gruppo eterogeneo ma affiatatissimo con i genitori di alcuni compagni di asilo di Diavoletto, e anche se adesso i bimbi sono andati a scuole primarie diverse, ci siamo ripromessi di non perderci di vista. E io ci voglio credere che riusciremo a mantenere i contatti e a vederci, nonostante gli impegni diversi che avremo da ora in avanti perchè mi trovo davvero bene con loro.
Diavoletto poi non è che mi faciliti il compito perché in questo senso, anche lui è come me. Non è un bambino che dà confidenza a tutti (soprattutto se “forzato” a farlo) e gli piace stare per conto proprio (salvo poi quando è a casa lamentarsi continuamente di dover sempre giocare da solo!)
Così oggi affronteremo il primo compleanno a casa di un nuovo compagno con un misto di diffidenza e imbarazzo, sentendoci sicuramente un pò spaesati.
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